La 135° edizione della Festa garibaldi
Domenica 2 agosto si è svolto a Cesenatico il “135° Garibaldi Day”, un evento così importante che nemmeno il coronavirus è riuscito a fermare. L’appuntamento per i garibaldini, le istituzioni e i cittadini era come sempre davanti al Municipio, da cui è partito il corteo di circa 200 persone, gran parte delle quali in fiammante camicia rossa. Prima tappa Piazza Carlo Pisacane, dove nel 1885 fu eretta la statua dedicata all’Eroe dei due mondi, una delle poche che non lo raffigura a cavallo. Il corteo è stato coordinato dall’amico Gianfranco Giunchi e dalla sezione dei Carabinieri in congedo di Cesenatico, che da anni aiutano nella sicurezza della manifestazione.
Dopo la deposizione della corona ai piedi del monumento garibaldino e l’esecuzione dell’inno nazionale da parte della banda “Città di Gradara”, il corteo, con il necessario distanziamento, ha percorso tutto il porto canale leonardesco fino a Piazza Ciceruacchio, in cui si trovano i busti di Giuseppe Garibaldi e della sua Anita. Proprio lei è stata protagonista del momento più significativo delle celebrazioni 2020. È infatti stata messa a dimora la rosa “Anita Garibaldi”, nell’ambito del progetto culturale “Due mondi e una rosa per Anita” ideato e realizzato dal Museo e Biblioteca “Renzi” di Borghi in collaborazione con l’Istituto Tecnico “Garibaldi – Da Vinci” di Cesena e l’Instituto Cultural “Anita Garibaldi” di Laguna (Brasile). Questo fiore unico, come unica è stata Anita, è il frutto dell’intenso lavoro del ravennate Giulio Pantoli, esperto ibridatore di rose, che l’ha donata all’Istituto Tecnico “Garibaldi-Da Vinci”.
I garibaldini di Cesenatico credono fermamente nella valorizzazione di Anita Garibaldi. Grande figura di donna emancipata e di fervidi ideali, incarna valori esemplari e positivi come l’integrità morale, la purezza d’animo, il rispetto verso il prossimo e il senso del dovere, nonché l’amore per la Patria, per i Popoli e per gli oppressi. Non a caso, questo progetto ha già raccolto adesioni in Italia, Brasile e Uruguay e c’è interesse per svilupparlo quanto prima in altri paesi, a partire dalla Spagna.
Quella messa a dimora il 2 agosto a Cesenatico è la decima rosa in Emilia-Romagna, dopo quelle di Mandriole a Ravenna (2017), San Marino (2018), Verucchio, Argenta, Comacchio, Modigliana, Castrocaro, Borghi e Sogliano (2019), mentre in questi mesi verranno piantate a Poggio Torriana, Dovadola e in diversi altri comuni che hanno aderito proprio durante il periodo del lockdown causato dal coronavirus. Cesenatico, baluardo della Trafila garibaldina, è uno dei Comuni emiliano-romagnoli che, assieme alla Repubblica di San Marino e a Ravenna ha dato vita a questo progetto “Due mondi e una rosa per Anita”, uno strumento di pace esemplare che sta unendo Italia e Sudamerica. “E’ un progetto culturale che ha come obiettivo lo sviluppo di accordi commerciali e turistici per la valorizzazione del territorio romagnolo con il Brasile (terra natale di Anita) e con altri paesi”, dicono Andrea Antonioli e Giampaolo Grilli del Museo Renzi. La partnership tra Emilia-Romagna e 3 stati brasiliani (Santa Catarina, Rio Grande do Sul e Paranà) sarebbe già stata firmata se il covid-19 non avesse impedito alla delegazione di quel paese di incontrare il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Ministro della cultura e del turismo Dario Franceschini lo scorso marzo: un impegno solo rimandato.
Lo spirito che incarna gli ideali di Anita e dei garibaldini si è visto benissimo anche il 2 agosto 2020, giornata in cui – nonostante la forma ridotta a causa della situazione sanitaria – è stata significativa la presenza, dopo tanti anni, di una folta delegazione di Sindaci e amministratori locali in fascia tricolore e dell’Ambasciatore di San Marino in Brasile Filippo Francini. Tra loro anche 3 giovani amministratrici: Sara Bartolini, primo cittadino di Roncofreddo, Elisa Rabiti assessore di Rocca San Casciano e Valentina Maestri, assessore di Longiano. Per l’ANVRG nazionale è intervenuto il vice-presidente Filippo Raffi, mentre per la Regione Emilia-Romagna Fiamma Lenzi dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali (IBC) e per l’Istituto “Garibaldi-Da Vinci” la sua dirigente Luciana Cino. A nome del Sindaco di Laguna, città natale di Anita, ha parlato Fabricio Darossi, che ha portato un messaggio molto importante sulla partnership Italia-Brasile. Tutti gli interventi sono stati coordinati dall’amica Manuela Venturi. Il Sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, nel suo saluto ha voluto sottolineare l’attualità delle idee di Garibaldi: “Quelle idee di libertà, come il suffragio universale, l’abolizione della pena di morte e la libertà di culto rappresentano principi che si sarebbero imposti solo un secolo dopo e che oggi sono la base della nostra Repubblica e rappresentano un bene da tutelare e da non dare mai per scontato”, idee e valori che restano i principi ispiratori del Garibaldi Day. “Questi principi – ha concluso il Sindaco – sono ancora oggi al centro di questa manifestazione, perché quella di Garibaldi non fu per i nostri concittadini solamente un passaggio, ma la comparsa di un nuovo mondo, che si sarebbe visto solo con l’Unità d’Italia. Un nuovo mondo che prendeva il largo solcando il mare sulle barche, strumento antico di lavoro, di fatica e della nostra cultura”.
Toccante il momento in cui il Sindaco ha insignito di 2 targhe i garibaldini ultranovantenni Guido Salvi e Oscar Giunchi (socio fondatore) per la dedizione profusa negli anni all’interno dell’ANVRG e per il loro attaccamento alla città di Cesenatico. A loro volta Giunchi e Salvi hanno donato, a nome della Sezione, all’Amministrazione comunale 1.000 € da utilizzare in opere di solidarietà sociale, “perché i garibaldini di Cesenatico restano fedeli ai loro alti ideali e non dimenticano l’aspetto caritatevole statutario che li contraddistingue nell’attenzione verso i più deboli”.
Dopo le celebrazioni in Piazza Ciceruacchio, le istituzioni, i garibaldini e i cittadini che ne hanno fatto richiesta sono usciti in mare a bordo di barche storiche e di una motonave per deporre la tradizionale corona in onore dei caduti in mare.
Gli amici garibaldini hanno poi pranzato insieme e si sono salutati dandosi appuntamento a Cesenatico il 1° agosto 2021 per festeggiare l’eroe Giuseppe Garibaldi e i 200 anni dalla nascita di Anita. Anche l’anno prossimo, questa donna straordinaria avrà gran parte dei riflettori su di sé, ma siamo sicuri che il nostro Generale ne sarà felice. (Federica Monticelli)